L’ex eurodeputata di Forza Italia Lara Comi è stata fermata agli arresti domiciliari su indicazione del gip di Milano in relazione a un’indagine per truffa e corruzione in cui è coinvolta anche l’Europa.
La Guardia di Finanza di Milano ha proceduto ad eseguire tre ordinanze di custodia cautelare in relazione all’operazione “Mensa dei poveri”. Agli arresti domiciliari Lara Comi, che è stata europarlamentare fino alle elezioni della scorsa primavera. Come riferisce l’Agi, domiciliari anche per Paolo Orrigoni, ad dei supermercati Tigros ed ex candidato sindaco a Varese per il centrodestra. Carcere invece per Giuseppe Zingale, dg di Afol.
Il 7 maggio scorso la procura di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia aveva già deciso e fatto eseguire 43 provvedimenti di limitazione della libertà personale. Da lì la Procura era ripartita con indagini che avrebbero fatto emergere – scrive – “ulteriori delitti di corruzione, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e illecito finanziamento ai partiti e ai politici, realizzato da amministratori locali, imprese e professionisti a vario titolo coinvolti nell’indebito drenaggio di risorse pubbliche di società e/o enti a partecipazione pubblica”. Secondo gli investigatori, gli inquisiti operavano con il “ricorso a false fatturazioni tra imprese, con l’attribuzione – da parte di società pubbliche – di incarichi di consulenza fittizi o inutili o solo formali utilizzati per occultare il pagamento del prezzo della corruzione per ottenere favori nelle procedure amministrative”.
Da quelle indagini successivamente si è sviluppato il filone che ha condotto a vicende accertate dopo gli arresti del 7 maggio. L’inchiesta che coinvolge tra l’altro Lara Comi riguarda “fatti corruttivi” a vantaggio di un imprenditore varesino che ottenendo il cambio di destinazione urbanistica di un’importante area, avrebbe avuto via libera per costruire un’attività commerciale. Inoltre società a partecipazione pubblica avrebbero assegnato a professionisti e imprese compiacenti incarichi di consulenza fittizi, con in cambio il ritorno di parte dei soldi erogati.
Nell’ordinanza il gip di Milano Raffaella Mascarino, come riporta l’Adnkronos, è particolarmente duro nei confronti dell’ex eurodeputata Lara Comi. Scrive: “Comi ha mostrato una non comune esperienza nel far ricorso a schemi criminosi”. Proprio in relazione all’Europa, vengono contestati anche una presunta truffa ai danni del bilancio dell’Unione Europea con finti contratti fittizi di collaborazione con il Parlamento Europeo, e illeciti finanziamenti a un candidato alle scorse elezioni europee da parte di un imprenditore bresciano. Già da maggio la Procura sospettava che la Comi avesse ottenuto finanziamenti illeciti per la sua campagna elettorale tramite consulenze fittizie.
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