Natalia Titova la malattia taciuta per anni | I medici non volevano

Natalia Titova rompe il silenzio e racconta il suo dramma personale. Ecco di cosa si tratta.

Natalia Titola è stata protagonista di un momento davvero emozionante durante l’intervista rilasciata a Vieni da me, ospite di Caterina Balivo.

La ballerina russa ha raccontato la disobbedienza fatta ai medici, i quali le hanno sempre consigliato di evitare di ballare. La sua mattia è andata comunque avanti e adesso si è resa necessaria una decisione drastica da parte dell’artista.

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“Non può sparire”

Natalia Titova è stata protagonista del momento cassettiera da Catarina Balivo, in occasione del quale ha aperto il suo cuore e raccontato il suo grande dramma.

La ballerina russa alla conduttrice ha dichiarato: “Questo problema al ginocchio non può sparire, può solo peggiorare. Per questo motivo ho smesso di ballare un po’ prima del previsto: sentivo che meglio di così non potevo fare, e che da quel momento in poi sarebbe solo stato peggio. È come decidere di andare via un’ora prima piuttosto che dieci minuti dopo”.

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Natalia Titova la mattia taciuta

Subito dopo questa breve premessa, ecco che Natalia Titova decide di rompere il silenzio e di raccontare cosa l’ha costretta a lasciare prima Ballando con le stelle e successivamente anche Amici di Maria De Filippi, dove era arrivata nel ruolo di insegnante: “Sono nata con un problema al ginocchio, una osteomielite e i dottori mi avevano vietato qualsiasi tipo di sport. Da piccola ho rischiato di perdere la gamba e fino a 16 anni sono andata dal dottore due volte l’anno”.

Successivamente la ballerina spiega anche: “Prima di entrare dal medico mia mamma si raccomandava di non dirgli che invece loro mi facevano fare sport. Ho fatto di tutto grazie a mio padre e a mia madre: ginnastica ritmica, pallavolo, nuoto, danza… Volevo finire quando stavo ancora al top e credo che tutti gli sportivi la pensino così. Sapevo che più di quello non avrei potuto dare– conclude la compagna di Massimiliano Rosolino-. La decisione è stata veramente dura, ma ero consapevole che sarebbe stato meglio smettere in quel momento”.