Pompieri morti | La compagna di Matteo Gastaldo: “A mia figlia ho detto…”

Matteo Gastaldo, il pompiere morto a Quargnento. Parla la compagna Elisa, le sue dichiarazioni fanno commuovere tutti.

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Matteo Gastaldo – Foto tratta da Facebook

C’è ancora enorme sgomento a Quargnento per la morte dei tre vigili del fuoco, deceduti dopo l’esplosione di una cascina in piena notte. Tra i tre pompieri morti c’è anche Matteo Gastaldo, nato a Gavi. La vicesindaca del suo paese, Nicoletta Albano, l’aveva ricordato nelle scorse ore: “Era un gaviese doc. Durante l’ultima emergenza maltempo, che ci ha messo in ginocchio, è stato sempre in prima linea, sia come vigile del fuoco sia come compaesano. Matteo deve il suo nome al nonno, che qui ha fondato la storica gelateria oggi gestita dal fratello. L’intera cittadinanza e tutta l’amministrazione comunale è vicina alla famiglia del nostro vigile del fuoco. Vogliamo assicurare la nostra vicinanza alla compagna Elisa e alla figlia di 9 anni, Elena Sofia“.

Matteo Gastaldo, parla la compagna del pompiere morto

E proprio la compagna dell’eroico pompiere ha rilasciato alcune dichiarazioni nelle ultime ore: “Ho dovuto dire a mia figlia di nove anni che suo padre non c’è più. Non avrei mai pensato di dover essere io a darle un dolore così grande“. Sono le parole distrutte dal dolore di Elisa Borghello, compagna di Matteo Gastaldo.

Matteo ha perso la vita morto facendo ciò che amava – ha raccontato al Corriere della SeraLui viveva per il suo lavoro. Prima di iniziare il servizio ha baciato me e la bimba e ha detto ‘ci vediamo domani’. Quando il colonnello ha bussato alla porta di casa, a Gavi, per dirmi che era disperso, e poi morto, mi è caduto il mondo addosso. Ora i suoi colleghi dovranno esaudire il suo desiderio: quello di portare la sua bara a spalle“.

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Le condizioni degli altri altri feriti nell’esplosione di Quargnento

Sta migliorando invece il carabiniere rimasto ferito, Roberto Borlengo di 31 anni. Il militare sarà operato venerdì nell’ospedale di Asti. “Sono stato svegliato verso le tre di notte dai carabinieri che sono venuti a suonare alla mia porta per chiedermi di seguirli“, racconta il padre, Marco Borlengo. “Mio figlio, che è in servizio alla stazione di Solero (Alessandria), è stato sbalzato dall’esplosione e ricoperto di macerie. Oggi sta meglio, ha riportato ferite al viso e alla gamba. Ieri Roberto era distrutto non per il dolore provato, ma per chi ha perso la vita“.

Sono invece giudicate ‘discrete’ le condizioni di salute dei due vigili del fuoco rimasti feriti. Il caposquadra Giuliano Dodero e il vigile del fuoco Graziano Luca Trombetta.

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