Al Bano e Romina Power ci hanno fatto sognare con il loro amore, le canzoni e i loro film. I due, che si sono conosciuti giovanissimi sul set cinematografico, hanno vissuto una storia travolgente, unica e passionale. Purtroppo, però, la favola d’amore non ha avuto il lieto fine: tra problemi ed incomprensioni hanno deciso, nell’incredulità generale, di porre fine al loro matrimonio.
Al Bano e Romina Power: il duro addio
Albano e Romina non hanno ufficializzato il motivo che li ha condotti alla separazione. Secondo indiscrezioni, però, la coppia, complice ed affiatata, pare non abbia retto allo shock per la scomparsa della giovane e bella figlia dei due, l’amatissima Ylenia.
La giovanissima ragazza, all’epoca risiedeva ad New Orleans. Era il 6 gennaio del 1994 quando venne comunicata la notizia della scomparsa, e da allora non si sono avute più sue notizie. Sono stati anni intensi, fatti di ansie e di speranze, di incomprensioni che si sono inevitabilmente riversate sul loro rapporto. Così, tra litigi e tensioni, hanno preferito dividere le loro strade.
Al Bano e il bene per l’ex moglie
Al Bano Carrisi ha ammesso di non essersi mai rassegnato, e di aver sperato a lungo nel ritorno sia di Ylenia che di Romina. Il celebre cantante di origini pugliese ha infatti dichiarato in una intervista rilasciata a Oggi di non aver mai smesso di sperare: “Ho aspettato otto anni sperando che qualcosa cambiasse: desideravo che la mia vita tornasse quella di prima“.
Riguardo Romina, ha aggiunto: “Mi dicevo che l’amore tra noi avrebbe resistito, che la crisi sarebbe passata. E invece quella crisi l’aveva travolta. Mio malgrado, fui costretto ad accettare la realtà“
Le speranze di ritrovare Ylenia Carrisi
Romina ha sempre creduto che Ylenia fosse ancora viva, Al Bano ha invece ottenuto nel 2014, dal tribunale di Brindisi, la dichiarazione di morte presunta della ragazza. Sulla diversità di vedute circa la triste vicenda, e sul suo matrimonio finito con Romina ha confessato al Corriere della Sera: “La morte di Ylenia, che per me è una certezza, ha solo accelerato i tempi dell’addio: mi implorava di pensarla come lei, di credere che fosse viva. Comprendo il bisogno di speranza: è un male che non passa, Ylenia è qui ogni giorno”.
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