Impiegata morta in Comune a Zandobbio. Trovate forbici sospette sulla scena del crimine, non si esclude la pista dell’omicidio.
Un vero e proprio dramma ha sconvolto la comunità di Zandobbio, centro del bergamasco con meno di 3.000 abitanti, per la morte di un’impiegata dell’Ufficio tecnico del Comune. La donna, che si chiamava Bruna Calegari di 59 anni, è stata trovata riversa a terra dai colleghi. Nessuna ipotesi è esclusa, nemmeno l’omicidio, anche se gli inquirenti sono al momento cauti, in attesa di ulteriori dettagli. I medici del 118 hanno notato alcune ferite al petto e al collo, forse provocate da una forbice.
Impiegata morta in Comune, la ricostruzione è un vero giallo
Secondo i colleghi negli altri uffici, non si sono sentiti rumori sospetti, ma solo un tonfo. Vicino al corpo dell’impiegata c’era una scaletta con alcune gocce di sangue. Per questo la Procura ha disposto l’autopsia. La donna aveva avuto una discussione con un altro dipendente, ma su quest’ultimo non sono però emersi sospetti particolari. Intanto proseguono gli interrogatori da parte dei carabinieri. La donna potrebbe essere morta per una caduta, ma in questo caso sono da spiegare le ferite. Tra le persone che sono state sentite dai militari dell’Arma di Bergamo c’è anche il sindaco di Zandobbio, Mariangela Antonioli.
Secondo il Corriere il corpo è stato trovato a terra prono, con una ferita profonda al petto più altre due più superficiali (di cui una al collo). Ci sarebbe poi una scaletta treppiede con tracce di sangue e un paio di grosse forbici che rendono un vero e proprio giallo questo delitto.
Sul tavolo degli inquirenti c’è anche l’ipotesi di un incidente, seppur improbabile. Forse una caduta da quella scaletta trovata vicina a uno scaffale con dei faldoni e non lontana dal corpo e dalle forbici. Ma allo stato attuale i carabinieri non escludono nemmeno l’ipotesi dell’omicidio. La procura ha disposto l’autopsia, fissata per martedì.
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