Conte e Salvini ancora uno contro l’altro. Stavolta è l’uccisione di Luca Sacchi a scatenare la polemica tra i due politici.
Anche la morte di un giovane ragazzo diventa motivo di scontro politico in Italia. È questo ciò che è accaduto dopo il decesso di Luca Sacchi, personal trainer ucciso nelle scorse ore a Roma, a cui hanno sparato alla testa perché aveva tentato di difendere la fidanzata da un tentativo di rapina. Sulla vicenda sono infatti intervenuti due tra i maggiori esponenti della politica italiana: il premier Giuseppe Conte e Matteo Salvini.
Il primo a commentare la vicenda è stato proprio l’ex Ministro degli Interni, Salvini: “Oggi, commosso e addolorato, prego per Luca e sono vicino alla sua famiglia. Ma sono anche incredulo e sdegnato perché è inconcepibile quello che è accaduto. Da ex ministro dell’Interno fa ancora più male vedere tutta l’insicurezza della Capitale governata dai Cinque Stelle e i tagli disastrosi che Renzi, Conte e Zingaretti fanno al fondo per le forze dell’ordine“.
Insomma, parole non di certo al miele per chi è al governo. E la risposta di Conte non si è fatta attendere: “Se qualcuno si permette di fare speculazione in campagna elettorale su un episodio del genere, io lo trovo miserabile“. Dura la risposta del Premier, che poi ha aggiunto: “Mi ha molto addolorato la morte di un ragazzo di 24 anni anche per le modalità con le quali ha perso la vita. Sono molto vicino ai familiari ai suoi cari, alla sua fidanzata“.
“Roma – ci tiene a precisare il presidente del Consiglio – rimane una delle città più sicure di Europa. Se ragioniamo di numeri, questo episodio è tragico e oggi piangiamo la morte di un nostro concittadino di 24 anni. Eppure, se ragioniamo in termini più ampi, dobbiamo dire che Roma ha una popolazione molto numerosa. Una presenza di turisti, rimane complessivamente una delle metropoli più sicure d’Europa“.
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Intanto prosegue la caccia ai due malviventi. Saranno preziosi in questo senso i dettagli raccontati dalla fidanzata di Luca, Anastasia Kylemnyk, babysitter di 25 anni, che ha riferito agli inquirenti come i due aggressori sono fuggiti a bordo di una Smart. “Eravamo appena usciti dal pub – racconta la ragazza -. Mi sono sentita strattonare da dietro, mi hanno detto: ‘dacci la borsa‘. Gliela stavo consegnando quando mi hanno colpito con una mazza. A questo punto è intervenuto Luca che ha reagito bloccando il ragazzo che mi aveva aggredito, quindi è intervenuto l’altro aggressore che gli ha sparato alla testa“. A dare l’allarme è stato poi un tassista che si trovava a passare in via Bartoloni nella zona di Colli Albani, periferia della Capitale.
La procura indaga per omicidio volontario, con il fascicolo che è stato affidato al pm di turno esterno Nadia Plastina. Ma intanto Roma piange la morte di un ragazzo solare e pieno di vita, ucciso per difendere la ragazza che amava.
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