Emma Marrone parla di rinascita. Ecco l’intervista dopo l’intervento

Emma Marrone ha rilasciato a Vanity Fair un’intervista dopo l’intervento per un tumore all’utero subito lo scorso settembre. Ecco cosa ha raccontato l’artista che parla di rinascita

Aveva 25 anni Emma Marrone quando è stata operata per un tumore all’utero. Era il 2009. Adesso, dopo il terzo intervento subito lo scorso settembre, ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair, che le ha anche dedicato la copertina. Copertina che promuove l’uscita del nuovo disco della cantante salentina, dal titolo “Fortuna”.

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E’ da qui che Emma Marrone vuole ripartire: vorrebbe che l’album fosse quello della rinascita. Ecco cosa ha raccontato: “Mi hanno sempre descritta come una che non ha paura di niente, ma non è vero. Ho avuto paura, molta. Però non è la paura a provocarmi l’infelicità. Non lo è mai stata… So affrontare il malessere fisico e tutto ciò che è legato a una malattia, ma delle malattie o della morte, come tanti, ho paura anche io. E poi ho paura di fallire, di non riuscire a realizzare i miei sogni, di restare sola, di non essere amata, capita, apprezzata, ad esempio, per quest’ultimo disco. Vorrei che fosse quello della rinascita artistica e non l’album da incensare soltanto perché sono stata male”.

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Emma Ha chiarito anche i motivi che l’hanno spinta ad aprirsi con il suo pubblico: “Sono uscita allo scoperto sui social perché avevo preso un impegno lavorativo e promesso di esibirmi a Malta – prosegue Emma – Siccome ho rispetto dei soldi degli altri, perché mi ricordo cosa significhi metterli da parte per andare a un concerto e lì c’era gente che li aveva già spesi, ho parlato. Altrimenti sarei stata in silenzio”.

Il dolore dell’artista che oggi è tornata serena

Adesso ha detto di sentirsi serena e addirittura azzarderebbe un “felicina”. Ma prima, ha raccontato di quanto fosse arrabbiata per quel male che è tornato. “Dopo la notizia – ha raccontato la cantante – ho pianto per due giorni”. E ancora: Sentivo che la vita mi stava togliendo una possibilità. Ai medici continuavo a dire: ‘Fatemi cantare al concerto’…”. E ha aggiunto: “Dopo l’intervento, mi sono tirata giù dal letto subito, perché per me era più importante mostrare alle persone a cui voglio bene che c’ero e che stavo bene. Non ho fatto vedere nemmeno a mia madre quanto dolore provavo veramente “.