Matteo Salvini in anteprima | Il discorso da piazza San Giovanni | il Video

Matteo Salvini mostra il dietro le quinte da piazza San Giovanni a Roma dove domani si terrà la manifestazione contro il governo. Ecco il suo discorso

Nel video pubblicato su Facebook, l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini mostra il dietro le quinte di una manifestazione che coinvolgerà “una marea umana” domani in piazza San Giovanni, a Roma. Salvini nel suo discorso punta il dito contro il governo (non a caso oggi c’è un governo Conte bis, è stato lui infatti ad agosto a far cadere il governo gialloverde) e parla di “Conte e Di Maio che tassano bibite, biscotti, benzina e partite IVA”. E ancora: “Renzi che vuole tornare alla legge Fornero, Grillo che vuole togliere il diritto di voto agli anziani”. Tutto perché, come già sappiamo, è stata approvata la manovra 2020, che prevede una serie infinita di aumenti per ciò che riguarda le tasse.

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La manifestazione a Roma contro il governo

Intanto per la manifestazione della Lega indetta da Matteo Salvini contro il Governo Conte bis, il discorso si svolgerà dalle 13 alle 19 in piazza di Porta San Giovanni. Stando al numero stimato, i partecipanti saranno circa 40 mila, anche se noi crediamo cene saranno molti di più, è certo che arriveranno domani nella Capitale con treni speciali e circa 500 pullman e moltissimi romani che non si faranno sfuggire l’occasione per dire no ad un governo che non rispecchia la volontà elettorale.

Il video in anteprima

Matteo Salvini non vede l’ora, come scrive sui social, che arrivi domani per il suo discorso. Intanto regala ai suoi sostenitori, un’anticipazione del comizio di domani, sabato 19 ottobre. Ecco qui il video, pubblicato sul suo account Facebook:

“Sarà una città piena di gente. Italiane e italiani. Adulti, bambini e anziani con il sorriso. Gente che arriva anche dall’estero”. Tutti saranno a Roma con l’intenzione di partecipare ad una manifestazione pacifica” dice nel suo discorso l’ex vice premier Salvini.

Il faccia a faccia a Porta a porta di Bruno Vespa

Se ne sono dette e rinfacciate di tutti i tipi nel “duello” i due Matteo a Porta a Porta da Bruno Vespa qualche giorno fa. Renzi ha ammesso di aver cambiato idea su certe cose e che in confronto però Salvini sarebbe una “banderuola”. Il leader della Lega e l’ex premier oggi a capo del nuovo movimento Italia Viva sono stati infatti protagonisti di un acceso dibattito su tutti i temi caldi della politica italiana. A Salvini è stata posta la domanda sul perché la decisione di far cadere il governo. Ad agosto infatti l’ex vicepremier ha innescato la “miccia”, quindi è caduto il governo ed è stato di nuovo incaricato Giuseppe Conte per un governo bis. Ecco cosa ha risposto Salvini: “Erano tre mesi – ha proseguito il leghista – che il M5S bloccava tutto, era un no alla Tav, alla flat tax, all’autonomia, perfino alle Olimpiadi. Sto al governo se posso fare le cose, se Di Maio disfa di notte quel che faccio di giorno, non si può. Era un’agonia. Conte si è inventato un governo sotto un fungo, vediamo quanto dura”.

I due non hanno risparmiato le battute, accusandosi reciprocamente. “Ha fatto una cosa – ha detto l’ex premier Renzi parlando della scelta del leader della Lega – che non aveva né testa né coda: allora o avevamo da seguire il diktat del Papete o fare un’operazione di Palazzo, machiavellica, ma per l’interesse del Paese. Se avessimo votato allora avremmo avuto lo spread alle stelle. Con lui al governo era oltre 300, con noi a 98. Oggi siamo alla metà. Ora noi possiamo non aumentare l’Iva. Con lui il contrario. E io spero che l’Italia conti in Europa e non si fa sgomitando contro Merkel e Macron”. Dall’altra parte Salvini ironizza anche lui e ha definito Renzi “rottamatore di partiti”. Ecco cosa ha detto Salvini: “Lui crea partiti dietro partiti, è un rottamatore non per altro… è stato al governo con il Pd per nove anni”, ha detto ironizzando l’ex ministro dell’Interno.

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Di nuovo Renzi ha attaccato Salvini dicendo che “non giudico le ferie delle persone. Ma avrei preferito che fosse andato in missione ai vertici europei. Le riunioni europee sono importanti: lei ha fatto sette vertici, partecipando solo a uno su sette. Ha votato al Senato l’1,3 per cento delle volte. Stare in spiaggia con il figlio è legittimo ma se fai il ministro non vai nelle sagre di Paese. Dovrebbe andare al G7, non alla pro-loco”. Accuse a ripetizione: “È 27 anni che fa politica, non ha portato a casa nulla, Salvini. Solo spot. La sua è la politica degli spot”.

Il duello sui numeri