Di che tasse devono morire gli italiani? Ecco cosa cambia con la manovra del 2020 per i contribuenti. Aumenti su aumenti. Vediamoli in dettaglio
Aumentano le tasse per chi ha una casa di proprietà o paga un affitto. Un dono questo del governo M5S e Pd. L’esecutivo infatti potrebbe portare l’aliquota della cedolare secca sugli affitti dall’attuale 10 per cento al 12, 5 per cento. Ciò significa che ci sarebbe un aumento del 25 per cento. Anche sui contratti di compravendita è previsto un aumento per le imposte di registro. In pratica chi vende o acquista un immobile sarà costretto a pagare il 300 per cento di imposta di registro, cioè si passerà da 50 euro a 150 euro. Un incremento questo che riguarda anche la prima casa. L’elenco delle stangate continua perché si profila anche la possibilità dell’annunciata fusione tra Imu e Tasi. Si arriverebbe in sintesi ad un’imposta massima che potrebbe salire dallo 0,76 allo 0,86 per mille.
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C’è tuttavia una buona notizia. Non cambieranno gli attuali bonus e l’introduzione di uno sconto fiscale per quei condomini che decidono di fare il restyling sulle facciate degli edifici. Questo è un sistema che permetterà di mantenere belle le nostre città e i centri storici. Questo nuovo incentivo sarà collegato al Piano casa. Un incentivo voluto dal ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, per la rinascita delle aree urbane. Per questo scopo è previsto un finanziamento che è pari a un miliardo di euro.
Ecco tutti gli incentivi
Il Piano casa riguarderà i bandi per i finanziamenti che saranno concessi ai Comuni. Comuni con popolazione superiore a 60 mila abitanti. Il limite per ciascun progetto sarà di 20 milioni. Questi piani saranno cumulabili con l’ecobonus e sismabonus. Verrà stanziato per il fondo un miliardo di euro. Altro bonus è quello che riguarda le facciate. Una misura che servirà ad agevolare i proprietari e i condomini che vorranno rifare le facciate dei palazzi. In questo caso il credito fiscale può arrivare al 90 per cento. Non solo per le grandi città, ma questa operazione coinvolgerà anche le periferie e i piccoli centri. E ancora: al 31 dicembre del 2020 è previsto una detrazione del 50% fino a 96mila euro di spesa. La detrazione sarà suddivisa in 10 quote annuali. Uno sconto che sarà applicato nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo. Infine, il bonus mobili, che vedrà per tutto il 2020, in vigore, la detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.