Maria Elena Boschi, l’esponente del neo partito renziano, rivela con la sua petizione un intento preannunciato anni fa da Silvio Berlusconi
L’atmosfera di attrito tra il Partito Democratico e il Movimento cinque stelle non si placa. Contese e scandali stanno contribuendo a rendere ancora più fragile lo scenario dell’attuale situazione politica italiana. Gli equilibri si rompono e le conseguenze negative sono inarrestabili. Difatti, agli innumerevoli colpi di scena avvenuti, se ne aggiunge un altro che, questa volta, vede come autore l’esponente del partito Italia Viva, Maria Elena Boschi. Quest’ultima ha chiesto al presidente della Camera Roberto Fico che il recente partito renziano “Italia Viva” possa sedere lontano dal gruppo del Pd e vicino a Forza Italia. Una richiesta dunque, che rafforza la distanza tra le due fazioni anche dal punto di vista prettamente fisico e si rivela promotrice di un avvicinamento con il partito di Silvio Berlusconi.
La petizione della Boschi e l’avvicinamento con Berlusconi
La risposta di Maria Elena Boschi proviene dal desiderio di Matteo Renzi di unire i suoi membri con quelli di Forza italia, spingendo, in tal modo, gli esponenti del M5s verso la corrente dei democratici. Tuttavia, bisogna sottolineare che la richiesta si presenta ancora in via di valutazione poiché dovrà affrontare la risposta negativa di Forza Italia e Fratelli d’Italia. A tal proposito, non sorprende se in passato Silvio Berlusconi aveva previsto in un certo senso l’avvicinamento tra il partito renziano e quello berlusconiano. Non a caso, torna attuale l’opinione di Silvio Berlusconi su Maria Elena Boschi che qualche anno fa è stata additata da lui come “Troppo bella per essere comunista”. Un attributo che non ha lasciato indifferente la diretta interessata la quale aveva prontamente risposto “Solo lei pensa che esistano ancora i comunisti”. Il contrasto tra le varie suddivisioni politiche continua e per vedere se la proposta della Boschi avrà successo, bisognerà attenderne la discussione al prossimo ufficio di presidenza della Camera.
di Benedicta Felice