Dieci anni senza Mike Bongiorno e ci manca il suo “allegria”. Era un personaggio, un professionista dalla battuta facile, che faceva ridere, ma con un vissuto unico
Mike Bongiorno era un conduttore televisivo e radiofonico. Era nato a New York il 26 maggio 1924 ed è deceduto a Montecarlo l’8 settembre 2009. Quando i suoi genitori si separano si trasferisce con la madre Emilia a Torino. Mike era appassionato di sport e aveva la passione per il giornalismo tanto che mentre frequentava il liceo classico “Massimo D’Azeglio” trovò lavoro come “galoppino” per la «Stampa». Durante la Seconda Guerra Mondiale fu catturato dalla Gestapo e riuscì a scampare alla fucilazione grazie ai suoi documenti americani. Da qui fu trasportato al carcere San Vittore di Milano (dove conobbe il grande Indro Montanelli) e poi dopo sette mesi deportato prima a Mauthausen, poi a Reichenau ed infine a Spittal. Finita la guerra, ritornò negli Stati Uniti dove iniziò a fare la gavetta per diventare un giornalista. Famose le sue gaffe, che vi riportiamo nel video qui sotto:
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Era il 1952 quando tornò in Italia e venne scelto da Vittorio Veltroni per collaborare con Radiogiornale Rai. Poi il debutto nel 1955 con tre film. Si tratta delle pellicole: “Il prezzo della gloria” di Antonio Musu, “Motivo in maschera” di Stefano Canzio e “Ragazze d’oggi” di Luigi Zampa. Mike Bongiorno terrà a battesimo la neonata televisione. Sarà lui infatti a condurre “Arrivi e partenze”, un programma ideato e diretto da Antonello Falqui in cui vengono intervistati i vip in transito nell’aeroporto romano. Mentre nel 1955 fu lui a lanciare il primo quiz televisivo “Lascia o raddoppia?”. Nel 1979 Mike lasciò l’emittente pubblica per passare alla prima rete privata di Silvio Berlusconi, Telemilano, dove ha lavorato per trent’anni.
La salma del noto conduttore fu trafugata nella notte tra il 24 e il 25 gennaio del 2011 dal cimitero di Dagnente, frazione di Arona (Novara). Secondo il criminologo Francesco Bruno, che aveva commentato l’accaduto all’Adnkronos, si sarebbe trattato di un furto motivato da una richiesta di riscatto o una volontà inconscia di identificarsi nel personaggio. La salma del conduttore fu ritrovata a distanza di nove mesi dall’accaduto, esattamente l’11 dicembre del 2011. Bara e salma furono ritrovate a Vuttuone, in provincia di Milano. Da qui poi la decisione della famiglia di Mike di procedere con la cremazione, per poi spargere le ceneri nelle valli del cervino in Valle d’Aosta. Per il furto furono incriminati Luigi Spera e Pasquale Cianci, i due ricattatori che furono condannati nel maggio del 2017.
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