Il senatore del movimento 5 stelle Gianluigi Paragone dichiara il suo no ad un possibile accordo tra movimento 5 stelle e Pd. Nella giornata di ieri ad Agorà il senatore dichiara: “Per me la prima opzione deve essere il ritorno al voto. Se per una serie di ragioni non dovesse essere possibile allora andrebbe ripreso un discorso con il carroccio“.
Paragone: torniamo da Matteo Salvini
Molto chiara la posizione di Paragone che non ammette assolutamente come possibile un accordo con i DEM. Ma non è l’unico pentastellato che sarebbe in disaccordo con esso. Alessandro di Battista alza la posta su facebook:
Anche lui sta chiedendo a quanto pare il ritorno al voto degli elettori, e ponendola come l’unica soluzione possibile.
Nel frattempo Luigi di Maio, a poche ore dalle consultazioni con il presidente Mattarella scrive come riporta il Corriere della sera: “Con Alessandro ci sentiamo sempre. E’ chiaro che il concetto espresso da lui non solo è legittimo ma sano in una democrazia“.
E tuttavia continuano le trattative per questo nuovo governo.
Nel frattempo i ministri Trenta e Toninelli che dieci giorni fa dichiaravano che vi era “Troppa disumanità” hanno firmato ora il divieto di sbarco per due navi ong “Eleonor” con 101 migranti e “Lifeline” con 100 migranti a bordo.
A pochissimo dalle consultazioni, oggi alle 19 ancora tanta confusione all’interno del movimento 5 stelle e poca lucidità, scissione tra i suoi leader principali. A questo punto non resta che aspettare e vedere che cosa accadrà in serata.