La filosofa ungherese Agnes Heller, che era una studentessa di Gyorgy Lukacs e in seguito ha insegnato teoria politica per 25 anni alla New School for Social Research di New York, muore all’età di 90 anni. Lo ha comunicato l’accademia ungherese di Scienze
Nata nel 1929 a Budapest, Heller è sopravvissuta all’Olocausto, ma perse la maggior parte della sua famiglia che morì nei campi di concentramento. Era una studentessa di Lukacs dal 1947, e in seguito professore assistente nel suo dipartimento. Fu espulsa dalla sua posizione accademica insieme a Lukacs per ragioni politiche dopo la fallita rivolta ungherese del 1956 contro il dominio sovietico.
Era un membro centrale del forum filosofico della Scuola di Budapest. Dopo la morte di Lukács nel 1971, i membri della Scuola sono diventati vittime di persecuzioni politiche e sono stati resi disoccupati. Heller e suo marito, il filosofo Ferenc Feher, insieme a molti altri membri della Scuola, scelsero l’esilio in Australia nel 1977. È tornata in Ungheria dopo il collasso del comunismo nel 1989, pur mantenendo la sua posizione presso la New School for Social Research di New York City.
Heller ha scritto ampiamente sulla filosofia della storia e della morale e sulla teoria della modernità. Era una sostenitrice della democrazia liberale e una forte critica del primo ministro ungherese Viktor Orban, accusandolo di minare la democrazia: «Sig. Orban definisce l’Ungheria una “democrazia illiberale”. In un certo senso, sta dicendo la verità. Ma questo significa che i tradizionali pesi e contrappesi si sono ridotti», ha scritto in un articolo di opinione sul New York Times nel settembre 2018.
È rimasta attiva fino all’ultimo giorno. Secondo i media ungheresi, è morta mentre andava a fare una nuotata nel lago Balaton, venerdì scorso. Prima delle elezioni parlamentari europee di maggio, faceva parte di un piccolo gruppo di eminenti pensatori europei invitati dal Presidente Francese Emmanuel Macron a parlare del futuro dell’Europa.
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