Ennesima ombra oscura sul caso di Emanuela Orlandi. Questa mattina alle 8 circa, le tombe sotto l’angelo sono state aperte, all’interno nulla, né un reperto umano, nè un urna. Niente. Si infittisce ancor di più il mistero legato alla scomparsa della cittadina Vaticana, noto all’opinione pubblica.
“Le tombe teutoniche aperte questa mattina sono risultate vuote“. A riferirlo è Pietro Orlandi, davanti al Cimitero Teutonico a Roma. Le tombe sono state aperte questa mattina, dopo una preghiera davanti ai due sepolcri guidata dal Rettore del Collegio Teutonico, e si sono concluse alle ore 11.15 nel Campo Santo Teutonico, come da disposizioni della Santa Sede che aveva acconsentito all’apertura, come da richiesta della famiglia Orlandi. “Le ricerche hanno dato esito negativo: non è stato trovato alcun reperto umano né urne funerarie“, riferisce il direttore della sala stampa vaticana Alessandro Gisotti.
Il Mistero delle Tombe Vuote
Anticamente, sotto la “Tomba dell’Angelo”, dovevano esserci la Principessa Sophie von Hohenlohe e la Principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo. Ora mistero al mistero, Emanuela Orlandi non è all’interno né di una nè dell’altra tomba, ma non ci sono neanche i resti delle due nobili. Tombe vuote. Non si capisce dove e quando siano state spostate le due principesse. «Tutto mi aspettavo meno di trovare tombe vuote – ha commentato Pietro Orlandi – credo che dovrebbero interessarsene in primo luogo le famiglie dei defunti che vi erano sepolti».
Aggiornamento: Dopo l’apertura delle due tombe al Cimitero Teutonico, trovate vuote, il Vaticano ha svolto “accertamenti sia di carattere documentale che di carattere logistico” per verificare la dinamica di cosa sia accaduto. “Tali ispezioni hanno portato alla individuazione di due ossari” che “sono stati immediatamente sigillati per il successivo esame e repertazione dei materiali ossei“. La ripresa delle attività peritali è stata fissata – informa il portavoce vaticano Alessandro Gisotti – per sabato 20 luglio, alle ore 9.00. Lo ha disposto la magistratura vaticana, prevedendo la presenza dei periti dell’Ufficio e di quelli nominati dalla Famiglia Orlandi.