I “motori di traduzione” sono gradualmente migliorati e recentemente l’uso delle cosiddette “reti neurali profonde” ha persino suggerito ad alcuni osservatori, che i traduttori umani potrebbero essere una specie in via di estinzione. In questo scenario, i traduttori umani diventerebbero, nel giro di pochi anni, semplici controllori della qualità e tecnici del glitch.

Google traduttore usa la fotocamera per le traduzioni istantanee

Un tale sviluppo causerebbe uno sconvolgimento nella mia vita mentale. Sebbene comprendo appieno il fascino di cercare di far tradurre in maniera sopraffina alle macchine, non sono per niente desideroso di vedere i traduttori umani sostituiti da macchine inanimate. In effetti, l’idea mi spaventa e mi fa ribrezzo. A mio parere, la traduzione è un’arte incredibilmente sottile che attinge costantemente alla propria esperienza pluriennale nella vita e alla propria immaginazione creativa. Se, in una giornata “fine”, i traduttori umani diventassero reliquie del passato, il mio rispetto per la mente umana sarebbe profondamente scosso, e lo shock mi lascerebbe vacillare con terribile confusione e immensa, permanente tristezza.

Ogni volta che leggo un articolo in cui si afferma che la corporazione di traduttori umani sarà presto costretta ad inchinarsi davanti alla terribile spada di una nuova tecnologia, sento il bisogno di verificare le mie affermazioni, in parte per il senso di terrore che questo l’incubo potrebbe essere dietro l’angolo, più speranzoso per il desiderio di rassicurarmi che non lo è proprio dietro l’angolo, e infine, fuori dalla mia convinzione di vecchia data che è importante combattere affermazioni esagerate sull’intelligenza artificiale.

E così, dopo aver letto su come la vecchia idea di reti neurali artificiali, recentemente adottata da un ramo di Google chiamato Google Brain, e ora potenziata da “deep learning”, ha portato a un nuovo tipo di software che ha presumibilmente rivoluzionato la traduzione automatica, ho deciso che dovevo controllare l’ultima incarnazione di Google Traduttore. Era un punto di svolta, come Deep Blue e AlphaGo erano per i venerabili giochi di scacchi e Go?

Ho imparato che sebbene la versione precedente di Google Translate sia in grado di gestire un repertorio di lingue molto ampio, la sua nuova incarnazione per l’apprendimento approfondito ha funzionato per nove lingue. (Ora è esteso oltre 100 lingue.) Di conseguenza, ho limitato le mie esplorazioni all’inglese, e quel poco di francese che conosco. Ma ho chiesto ad una mia amica di traduzioni al cinese.

Prima di mostrare le mie scoperte, però, devo sottolineare che qui viene sfruttata un’ambiguità nell’aggettivo “profondo”. Quando ci si accorge che Google ha acquistato una società chiamata DeepMind i cui prodotti hanno “reti neurali profonde” potenziate da “deep learning”, non si può fare a meno di considerare la parola “deep” come “profonda” e quindi “potente”, “perspicace” “Saggio”. Eppure, il significato di “profondo” in questo contesto deriva semplicemente dal fatto che queste reti neurali hanno più livelli (12, per esempio) rispetto alle reti più vecchie, che potrebbero avere solo due o tre. Ma questo tipo di profondità implica che qualsiasi rete di questo tipo debba essere profonda ? Quasi.

Sono molto diffidente nei confronti di Google Traduttore, soprattutto considerando tutto il clamore che lo circonda. Ma nonostante il mio disgusto, riconosco alcuni fatti sorprendenti su questo bête noire. È accessibile gratuitamente a chiunque sulla terra e convertirà il testo in una qualsiasi delle circa 100 lingue disponibili. Questo è umiliante per un traduttore!, ma fantastico per le persone che la utilizzano. Quindi quanto più orgoglioso dovrebbe essere Google Translate, dal momento che potrebbe chiamarsi “bai-lingual” (“bai” è il mandarino per 100).

Per un semplice stratagemma, il bailingualismo è molto impressionante. Inoltre, se copio e incollo una pagina di testo nella lingua A in Google Translate, passeranno solo alcuni momenti prima che torni una pagina piena di parole nella lingua B. E queste accade normalmente ogni istante sugli schermi di tutto il pianeta, in decine di lingue.

L’utilità pratica di Google Translate e di tecnologie simili è innegabile, e probabilmente è una buona cosa nel complesso, ma c’è ancora qualcosa di profondamente carente nell’approccio, che è trasmesso da una sola parola: comprensione. La traduzione automatica non si è mai concentrata sulla comprensione del linguaggio. Invece, il traduttore umano ha sempre cercato di “decodificare“, perché a volte una parola in un contesto prende un altro significato.

Se conosci l’inglese, il video qui sotto, è un tutorial di google translate e spiega molto bene le funzioni varie di google traduttore, comprese le dettature vocali che si possono fare con google traduttore.

Altrimenti il video qui sotto, è un tutorial di google translate e spiega molto bene in italiano le funzioni varie di google traduttore.