I pescatori giapponesi si sono imbarcati per la caccia alle balene per la prima volta dopo 31 anni.
Cinque navi con a bordo i loro arpioni nascosti sotto i teloni, hanno lasciato Kushiro nel nord del Giappone lunedì mattina. Nello stesso momento, tre navi baleniere lasciano Shimonoseki nel Giappone sud-occidentale. La caccia è iniziata. Le prime balene sono state portate a riva qualche ore dopo: due balene minke grigie. Uno degli animali, lungo più di otto metri, è stato scaricato dal peschereccio ad un camion e condotto in un magazzino dove i balenieri si preparano in un rito cerimoniale. Cospargere il sale sul corpo del cetaceo, un rituale per purificare e celebrare l’inizio della pesca.
“Oggi è un giorno speciale“, ha detto Yoshifumi Kai, capo della Japan Small-Type Whaling Association. “Valeva la pena aspettare 31 anni”. Le cinque navi di Kushiro hanno l’obiettivo di catturare 227 balene fino alla fine di dicembre. Secondo l’agenzia di pesca, che aveva ritardato l’annuncio della quota fino alla conclusione del vertice del G20 a Osaka sabato, ha dichiarato anche la quota delle diverse specie: 52 mine, 150 Bryde e 25 balene boreali.
Molto probabilmente la caccia susciterà critiche da parte di ambientalisti e paesi contro la caccia alle balene, ma al momento i funzionari “in questo giorno di festa”, non hanno rilasciato dichiarazioni in merito. Kai, un alto funzionario della pesca di Taiji – ha provocato una protesta internazionale, dichiarando: “La caccia alle balene è una piccola industria, ma sono orgoglioso di andare a caccia di questo gigante del mare. Le persone hanno cacciato le balene per più di 400 anni nella mia città natale “.
Nonostante i 31 anni di interruzione, il Giappone aveva comunque continuato a praticare la caccia alle balene per scopi scientifici, una scelta che aveva suscitato polemiche internazionali da parte degli ambientalisti. Secondo le indicazioni fornite a dicembre scorso dal portavoce del governo, Yoshihide Suga, la caccia alle balene sarà permessa solo nelle acque territoriali e nella zona economica esclusiva del Giappone, mentre sarà vietata nelle acque dell’Antartide e nell’emisfero australe. Nella spedizione “scientifica”, i cacciatori giapponesi hanno ucciso 333 balene minke durante la loro spedizione sull’Antartico, che si è conclusa a marzo. Negli anni precedenti, tuttavia, hanno macellato quasi 1.000 balene all’anno.
“Sono un po ‘nervoso ma felice di poter iniziare a cacciare le balene“, ha detto Hideki Abe, una baleniera di 23 anni di Ishinomaki, poco prima che la flotta partisse ed ha aggiunto “non penso che i giovani sappiano come cucinare e mangiare carne di balena. Tutti almeno una volta nella vita, dovrebbero provare ad assaggiare la carne di questi cetacei”. I funzionari della pesca, infatti, sperano che la ripresa della caccia commerciale alla balena susciterà un rinnovato interesse per la carne di balena tra i consumatori giapponesi.
“Da oggi, vorrei che i balenieri catturassero le balene osservando la quota e mirassero al risveglio dell’industria baleniera”, ha detto il Ministro della pesca, Takamori Yoshikawa, durante una cerimonia a Shimonoseki, secondo l’agenzia di stampa Kyodo.
Negli anni ’60, il consumo interno Giapponese di carne di balena era di circa 200.000 tonnellate. La carne ha comunque un’importante fonte di proteine, ma negli ultimi anni è sceso a meno di 5.000 tonnellate all’anno, secondo i dati del governo.
Patrick Ramage, direttore della conservazione marina presso il Fondo internazionale per il benessere degli animali, ha affermato che la ripresa della caccia alle balene commerciali “non aumenterà magicamente la domanda di mercato della carne di balena – ed ha aggiunto – I palati dei giapponesi sono andati avanti, si sono evoluti”.
