Sea Watch, la capitana Carola Rackete andrà ai domiciliari, in una abitazione da lei indicata. Ora rischia una pena fino a 12 anni. Gravi le accuse. Salvini: «Comportamento criminale della comandante, ha messo a rischio la vita di uomini delle forze dell’ordine italiane». I migranti condotti nell’hotspot di Imbriacola
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Il Pubblico Ministero di Agrigento Luigi Patronaggio: “Atto di inammissibile violenza su uomini in divisa, le ragioni umanitarie non possono giustificare atti di inammissibile violenza nei confronti di chi, in divisa, lavora in mare per la sicurezza di tutti”
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Arresti domiciliari a Lampedusa. Forse l’abitazione forse già era organizzata, oppure l’Organizzazione Non Governativa, ha organizzato in tempi record un abitazione per la Comandante dell’Imbarcazione Sea Watch Carola Rackete. L’indirizzo è stata indicata dalla stessa Comandante o magari suggerito dal legale presente al momento delle contestazioni. Domiciliari fino a quando Carola Rackete dovrà comparire entro 48 ore davanti al Gip di Agrigento. Il Giudice sarà chiamato a convalidare l’arresto in flagranza di reato eseguito dalla Guardia di Finanza intorno alle 2:00 di notte nel porto di Lampedusa, dove l’imbarcazione con i migranti a bordo, ha rischiato di schiacciare la motovedetta della Gdf che aveva ordinato l’alt. L’udienza si terrà ad Agrigento.
Le accuse contestate sono dell’ articolo 1100 del codice della navigazione, che sanziona con la pena massima di 10 anni chi fa violenza o resistenza a una nave da guerra, e il tentato naufragio, previsto dagli articoli 110 e 428 del codice penale, e sanzionato con la pena massima di 12 anni.
Gregorio De Falco, ex comandante della Guardia Costiera e attualmente senatore del Gruppo Misto. “Ma la Sea-Watch è una nave soccorritrice, va paragonata ad una ambulanza o a una macchina privata che per portare un ferito in ospedale mostra fazzoletto bianco o suona il clacson“.
Matteo Salvini: “Comportamento criminale della comandante, ha messo a rischio la vita di uomini delle forze dell’ordine italiane”. La motovedetta della Gdf quasi “schiacciata” sulla banchina dalla nave della Ong dovrà essere riparata: si è rischiato il peggio.