Arcade. In una famiglia marocchina, il padre pretendeva che la figlia minorenne seguisse i principi dell’insegnamenti dell’Islam e non utilizzasse jeans e maglietta in favore del burka.
Un uomo ad Arcade ha tentato di dar fuoco alla figlia di 15 anni per il suo essere “liberty” ed il suo comportamento occidentale e sopratutto per non mantenere un rigore di una ragazzina islamica. La bambina è nata in Italia e sorella di altri due fratelli minori. Il padre e la madre sono di origine marocchina.
Il capofamiglia marocchino vive in Italia ormai da oltre vent’anni ed è “integrato” nella comunità Italiana, ma le sue origini del Nord Africa impongono un accorto e severo insegnamento della religione islamica nei confronti delle donne. La figlia nella sua visione di essere una ragazza Italiana, che vive la sua adolescenza con altre ragazzine che vestono normalmente jeans e maglietta, non vede niente di sbagliato ed è reticente a vestire lunghi veli scuri che le coprono anche il capo.
All’ennesimo rifiuto di abbandonare la moda europea, il padre mosso da rabbia le ha versato sul corpo una tanica di benzina ed ha provato a darle fuoco. La fortuna ha voluto che l’accendino usato per innescare la benzina e far si che la bambina diventasse una torcia umana non ha funzionato. Così la tragedia non si è consumata.
La bambina è riuscita a fuggire di casa insieme alla madre che successivamente ha chiesto aiuto ai servizi sociali per l’incolumità di sua figlia e degli altri due figli. La Questura che, a seguito di brevi indagini, ha poi denunciato l’uomo per maltrattamenti.
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