Nessun abitante de La Barbuta, l’insediamento della zona Appia – Ciampino dove da quasi un anno e mezzo è in corso il piano per la chiusura del campo e gestito dalla Croce Rossa di Roma, ne ha usufruito.
Delle circa 80 famiglie, nessuna ha trovata un appartamento in affitto privatamente. E pensare che il Comune di Roma ha garantito ad ogni famiglia un contributo di 800 euro mensili per la locazione.
Ora la giunta Raggi dovrà inserire nella graduatoria dell’assegnazione degli alloggi comunali le 80 famiglie, e grazie al punteggio di 26 punti di graduatoria solo per la presenza nel campo (18 per l’attestazione di presenza al campo e fino a 8 per l’insalubrità), tutte le 80 unità familiari saliranno in testa alla classifica in barba a chi attende da moltissimi anni.
Infatti il bando per l’assegnazione dell’alloggio comunale a favore dei Rom è “molto favorevole“, si legge nella lettera firmata dall’ex dirigente Michela Micheli poco prima di lasciare il posto. “Molte famiglie hanno deciso di abbandonare l’ipotesi di affitto privato”. Perché, a conti fatti, è molto più complessa se non al limite dell’inapplicabile. “
Il buono affitto della Raggi quindi è risultato un flop: l’unica destinazione possibile sono solo con le case popolari. La via del contributo per i Rom è più rischiosa “e poi una volta ottenuto l’alloggio, pagare il canone o non pagarlo poco cambierà”
Leggi anche questo —-> Radicali. Sul tema della Leggittima Difesa ci pensa lo Stato non puoi difenderti da solo