Nella manifestazione di sabato tenutasi nella Capitale viene raggiungo dalle telecamere di Vista un drag Queen.
Durante la sfilata dei carri colorati, bandiere arcobaleno e musica a tutto volume, le telecamere di vista raggiungono un signore sulla sessantina con parrucca bianca, anelli ed ombrellino orientale, chiedendogli della sua esperienza al GayPride. “Sono un medico Pediatra”
“Non è la prima volta che vengo al Gay Pride, è la seconda. Più che altro non mi esponevo a causa del mio compagno. Ma dopo l’unione civile avvenuta a Roma, la terza nella storia, veniamo sempre“, sottolinea il dottore. Padovano di nascita e residente a Roma, ma abita in Abruzzo.
“Normalmente sono un medico pediatra. E sto partecipando alla festa del nostro orgoglio. Come c’è la festa del papà, c’è la festa della mamma, c’è la festa del cornuto e c’è anche la festa della comunità LGBT” Lesbiche – Gay – Bisex e Transgender (ndr).
“Funziona come festa, non abbiamo bisogno di veti, censure nè tantomeno di essere sobri. Non abbiamo bisogno neanche del Vaticano vicino“.
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